Abbiamo potuto leggere con molto interesse la vostra rassicurante comunicazione ai dipendenti, riferita alla disdetta del CCNL TLC a partire dal prossimo 1° agosto 2024 e riserva con successiva comunicazione di indicazione di CCNL sarà applicato.
Per la nostra plurima esperienza in materia sappiamo che solitamente c’è poco da stare sereni. Se davvero non cambia nulla, come voi scrivete, quale sarebbe il motivo del cambio CCNL? Maggiore flessibilità? Contratto a parte, in Callcenterone c’è abbondante flessibilità, al limite della schiavitù oraria, tant’è che a stento siamo riusciti a fare un accordo sulla programmazione dei turni di lavoro con pianificazione di 15 giorni, accordo comunque spesso rimasto disatteso.
Come fate a scrivere che non cambia nulla se non indicate quale nuovo CCNL vorrete applicare?
Certo non cambierà nulla sull’attuale stipendio, anzi, secondo noi, rimarrà sempre lo stesso per molti e molti anni a venire per non parlare poi di tutta la parte normativa: ROL, malattia, regimi di comporto ecc…
Viene citato anche lo Smart Working; su questo ricordiamo che questo istituto è meramente richiamato nei CCNL al fine di attuare quanto previsto dalla legge, la n. 81 del 22 maggio 2017, e che comunque la sua applicazione è di fatto regolamentata da un accordo individuale tra il datore di lavoro e il singolo lavoratore.
La chiosa finale è a dir poco buffa: “…formulare un CCNL adatto alla categoria dei Call Center…”
In questo passaggio manca tutta una storia, i Call Center nascono nel CCNL Telecomunicazioni, in gergo imprenditoriale forse volevate scrivere che cercate un CCNL dove poter ridurre il costo del lavoro, evitando l’aumento contrattuale, e magari dove ci sia una parte normativa di maggior favore per le imprese.
Poveri pur lavorando questa è la verità!!!
Le Segreterie Regionali SLC CGIL e FISTel CISL
